È morto all’età di 90 anni, il giorno 7 aprile, Fra Pasquale Rota, cappuccino originario di Almenno San Bartolomeo (BG): per 46 anni ininterrotti è stato missionario pieno di iniziative prima in Brasile e poi a Gerusalemme. Era nato il 6 dicembre 1930 ad Almenno San Bartolomeo, nella frazione Casagno, in una famiglia contadina, undicesimo di dodici figli e battezzato con il nome di Giuseppe. Entra quindicenne nel Seminario cappuccino di Albino, per poi completare la formazione in vari conventi e da ultimo a Milano, dove viene ordinato sacerdote nel 1958 dall’arcivescovo Giovan Battista Montini, il futuro Papa Paolo VI.
Per dieci anni è nel convento di Albino con il compito dell’animazione vocazionale. Nel 1968 realizza il suo sogno missionario. Viene inviato nelle missioni cappuccine del Nord del Brasile, prima a Grajaù, e poi a Pedreiras e Igarapè Grande, nello Stato del Maranhão, dove è molto attivo con le comunità di base. Dopo vari incarichi, compreso quello di vice-provinciale, nel 1986 fra Pasquale giunge a Gerusalemme per un periodo sabbatico, e su richiesta dei superiori vi rimane per 27 anni, con il compito di risolvere una delicata questione su una proprietà dei Cappuccini che si trascinava da anni. In questi anni Padre Pasquale è anche guida di numerosi pellegrinaggi, caratterizzandoli nell’ottica dell’evangelizzazione e non nel mero turismo religioso, come amava ripetere.
Nel 2013, già all’età di 83 anni e bisognoso di cure particolari per quanto riguarda la sua salute fisica, rientra nella sua Provincia di origine, ed è destinato all’Infermeria di Bergamo. Qui trascorse gli ultimi anni della sua preziosa vita religiosa e sacerdotale, preparandosi per il giorno della sua partenza per Dio.